mercoledì, giugno 27, 2007

Tecniche di riempimento.

Per riempire un secchiello di acqua di mare il bambino porti il medesimo secchiello all'altezza delle spalle e cammini tra le onde fino a che questo si colmi.

Effetti collaterali: "Papà. sono già bagnato! posso andare a nuotare? Ti prego! posso andare a nuotare? la nonna ha detto di sì. Ti prego papà, posso andare a nuotare? La mamma ha detto che devo chiederlo a te: posso andare in mare?"

martedì, giugno 26, 2007

Sono stanco di capolavori.

«Un capolavoro... un romanzo che tocca la mente e il cuore, che appassiona e fa pensare».
Daily Telegraph

Così è scritto sulla copertina di Shantaram librone semiautobiografico di 1184 pagine scritto da Gregory David Roberts che mi regalarono per il mio compleanno.

Non so come, ma l'ho quasi finito. Non vedo l'ora.
Per dimenticarmene.

Quando mi dici così.

Per me sarebbe una cosa contronatura ma se ancora mi dice:
"Papà, dovresti fare dello sport" e con la sua manina accarezza e tambureggia il mio pancione, potrei anche cominciare a pensare alla maratona di New York.

venerdì, giugno 22, 2007

Letture da ombrellone.

Nella solita libreria di Eraclea Mare (ogni sera una visita alle cataste di volumi e un decaffeinato con il gelato e la panna montata) ho finalmente acquistato Le affinità elettive e I dolori del giovane Werther.

Non è lettura da ombrellone: lo sapevo e l'ho anche subito sperimentato.
Ho letto quasi metà del romanzo di Goethe ma la mia volontà di non isolarmi nella lettura e finalmente dedicare qualche lunga ora alla famiglia, oltre che al mio relax, e per il momento ho accantonato il libro. Lo ritroverò sul bordo della vasca in bagno, al mio ritorno a casa.

Sono perciò ricorso a un altro giallo classico: L'abate nero di Edgard Wallace.
Non eccezionale ma letto di un fiato.
Devo smetterla di leggere libri nuovi.

sabato, giugno 16, 2007

15 giugno

Me ne sono accorto mentre finivo di leggerlo: era proprio il 15 giugno, il giorno dell'attentato sventato da questo viaggiatore canadese coinvolto suo malgrado (o bengrado vista le sue noiose giornate londinesi) in una vicenda di spionaggio e avventura appassionante.

Il libro è I trentanove gradini di John Buchan che ho acquistato per due euro nella libreria remainder di Eraclea Mare.
Volevo leggere senza impegno e dare un occhio ai bimbi in mare.

Una scrittura pulita, essenziale e coinvolgente: bella e soddisfacente scoperta.

mercoledì, giugno 06, 2007

Meno di zero.

Circa un mese fa, così, a caso, ho riletto questo romanzo del 1986 di Bret Eston Ellis.


Dalla libreria mi guardava quella costola a righe Juventus con la scritta gialla dai bordi rossi: un'edizione Club degli Editori, o qualcos'altro, per corrispondenza.

Perchè allora i libri li compravo così.

L'ho appoggiato sul bordo della vasca da bagno e in pochissimo tempo l'ho riletto.

Mi ricordavo quel racconto come la narrazione di un mondo lontano da me e sconvolgente, scandaloso, rivoluzionario, ma nessun fatto, nessun avvenimento.


Sono quelle stesse cose di cui oggi la Tv parla nei programmai di chiacchiere del pomeriggio: cocaina e flirt, moda e educazione dei figli, cristianesimo e astrologia.

L'avevo già in programma ma scrivo di questo libro oggi perchè questa notte, svegliandomi indolenzito dal mio solito coma serale sul divano, ho visto che su skycinemamania trasmettevano il film tratto dal romanzo. Non ho resistito più di due scene: ma che cosa avevamo negli anni ottanta per farci piacere quelle cose?

Del libro, a proposito, mi ha incuriosito soprattutto l'impaginazione: un bordo sui margini sopra e sotto, due filetti neri che listavano a lutto alcune cose dei miei vent'anni.


martedì, giugno 05, 2007

In sospeso.

Sto vivendo un periodo in sospeso.
Di tante cose cominciate, solo poche trovano una definizione e, quasi sempre, non per mio merito.

Ho un elenco di argomenti che vorrei dire qui ma la mia pigrizia e la mia incapacità di scrivere senza pensarci troppo fa sì che trascorrano troppi giorni da un post all'altro.

Devo raccontarvi:
di Pisa e della Toscana,
di un libro che ho riletto,
di un libro che sto leggendo,
di amici che vedo poco,
di due figli stupefacenti...