mercoledì, novembre 28, 2007

Imparare a lèggere.

Stiamo imparando a leggere. Tutti.

Giangelo è impegnato con parole che hanno le sillabe MA, ME, MI, MO e MU e anche AM, EM, IM, OM e UM, poi RA, RE, RI, RO e RU e anche AR, ER, IR, OR, UR, FA, FE, FI, FO, FU e AF, EF, IF, OF e UF.

“Leggi molte volte a salti le parole con la lettera … che hai scritto nel quaderno” è il compito per casa che la maestra quotidianamente assegna alla nostra famiglia.

Mi metto a indicare con il dito la parola che Giangelo deve leggere, poi un’altra, così via.

Tocca alla parola “FUMO”.

Il mio dito è fermo da un po’ e Giangelo non si pronuncia.

Guarda in alto, guarda la parola, guarda me.

Dico: “Qui cosa c’è scritto?” e lui chiede: “Posso leggerla?”

venerdì, novembre 09, 2007

Grappa.

Mio padre era militare di carriera.
Suo padre era nato il 4 novembre.

Abitiamo relativamente vicini al Monte Grappa e così sabato 3 novembre siamo andati a fare una visita al sacrario che sta su, in cima.

Il cielo è così terso che già dal rettilineo che percorro ogni mattina per recarmi al lavoro è possibile riconoscere la cima troncata dal segno bianco di marmo-pietra del monumento.
Sono anni che non torno su quella cima. Mi ci aveva portato mio padre più o meno alla stessa età che oggi hanno i miei bimbi. Ricordo poi di una domenica pomeriggio con degli amici, perché non c'era altro da fare.

Quando arriviamo sono le 16, l'aria è gelida qui a 1700 metri ma il sole non è ancora tramontato.
Andiamo su, per la scala di cemento e siamo già dentro l'ossario degli austriaci, i nemici. I nomi sulle identiche mezzelune di bronzo che chiudono i loculi dicono storie diverse e comuni. Ce n'è anche di più grandi per i troppi morti ignoti.
Sono di più i semicerchi di pietra, gradini circolari e le file ordinate di questi sigilli di bronzo dalla parte italiana del sacrario.

Non mi decido se è bello il sacrario. Non credo neanche debba esserlo.
Il panorama attorno è stupendo, con la palla di fuoco del sole che improvvisamente scompare dietro una cima, il cielo è rosa e viola e dall'altra parte le Dolomiti che si stagliano bianche sull'azzurro cupo mentre più giù il Montello, la pianura si sta accendendo di luccicanti lampioni bianchi e giallarancio.

Devo rispondere ai miei piccoli, alle loro domande sulla guerra, mentre sono affascinati dai cannoni leggeri che uccidevano e ora sono sigillati, mentre camminano stanchi di tutte quelle tombe uguali.
Devo trovare delle risposte. Anche per me.

p.s.: Post scritto, non finito e lasciato lì per un po' prima di pubblicarlo oggi...

martedì, novembre 06, 2007

Creò il creatore.

Da un osso

Da un osso vi creò
il creatore.
Ciò spiega la durezza
del vostro cuore.