mercoledì, giugno 06, 2007

Meno di zero.

Circa un mese fa, così, a caso, ho riletto questo romanzo del 1986 di Bret Eston Ellis.


Dalla libreria mi guardava quella costola a righe Juventus con la scritta gialla dai bordi rossi: un'edizione Club degli Editori, o qualcos'altro, per corrispondenza.

Perchè allora i libri li compravo così.

L'ho appoggiato sul bordo della vasca da bagno e in pochissimo tempo l'ho riletto.

Mi ricordavo quel racconto come la narrazione di un mondo lontano da me e sconvolgente, scandaloso, rivoluzionario, ma nessun fatto, nessun avvenimento.


Sono quelle stesse cose di cui oggi la Tv parla nei programmai di chiacchiere del pomeriggio: cocaina e flirt, moda e educazione dei figli, cristianesimo e astrologia.

L'avevo già in programma ma scrivo di questo libro oggi perchè questa notte, svegliandomi indolenzito dal mio solito coma serale sul divano, ho visto che su skycinemamania trasmettevano il film tratto dal romanzo. Non ho resistito più di due scene: ma che cosa avevamo negli anni ottanta per farci piacere quelle cose?

Del libro, a proposito, mi ha incuriosito soprattutto l'impaginazione: un bordo sui margini sopra e sotto, due filetti neri che listavano a lutto alcune cose dei miei vent'anni.