martedì, marzo 20, 2007

In Quaresima... ad esempio.

Mi ronza in testa da un po' e, anche se non ho ben focalizzato cosa sia, provo a scriverne.

Il venerdì in quaresima non si mangia carne.
Da cattolico pensante e seguendo i moderni insegnamenti dei preti che mi sono vicini, riconosco che è una regola d'altri tempi e che la sostanza di questa richiesta è quella della "rinuncia per la conversione del cuore".
Da goloso incallito, qualche quaresima fa, sono anche riuscito a privarmi di ogni caramella et similia per i circa cinquanta giorni dal mercoledì delle ceneri alla veglia pasquale (e non se n'è accorto nessuno, per quella storia della mano destra e della sinistra che non si conoscono).

Eppure vivo personalmente che sempre più ho difficoltà ad accettare l'imposizione del "venerdì di magro". L'alternativa virtuosa, e forse più significativa, diventa un alibi a non rispettare la regola.

Mi guardo intorno e mi pare che sia diffusa questa insofferenza alle regole. Ogni regola.

Sono confuso... mi devo dare una regolata.

sabato, marzo 03, 2007

In cattività.

E' vero.
In questo periodo sono particolarmente incattivito con il mondo.
Digrigno i denti.

La giovane maestra del coro parrocchiale di cui faccio parte non sa come richiamare senza irritare una componente un po' più adulta. Un'amica comune le ha suggerito di sguinzagliare me per il rimprovero.

Devo reagire.

giovedì, marzo 01, 2007

Il capolavoro.

Quando questa notte sono andato a dormire, ho guardato sul comodino la pila di libri che non riesco a leggere: i racconti di Hemigway, "qualcuno ha mentito" di Mancassola, i cieli di Mozzi, un oscar del primo libro di Baricco, due fumetti Marvel...

Non so il motivo ma mi sono chiesto perchè non possiamo accontentarci del capolavoro di uno scrittore e chiedere che si continuino a pubblicare sue cose.

Stamattina mi sono svegliato con il mal di testa e ho vomitato.