giovedì, febbraio 14, 2008

Mercoledì guardone.

Mentre aspettavo iniziasse il mio serial preferito, mi sono sintonizzato su Cult dove ho rivisto un docu-film che viene così presentato sul sito:

Ore 20.20 - Strane storie: La donna con metà corpo - Rosemarie Siggins è nata con una Agenesia sacrale. Ha cioè il corpo tagliato a metà. Ma lottando contro difficoltà inimmaginabili si è sposata, ha avuto un figlio, lavora.

B e io abbiamo seguito con interesse (come confermato dal fatto che non ho continuato a fare zapping durante tutta la visione) le vicende di questa donna alla quale avevano dovuto amputare le gambe all’età di due anni.

Ad un certo punto del documentario, ci è sembrato evidente che abbiamo noi un grosso problema, capire come è realmente la vita negli USA, vista che ci viene propinata in ogni momento come modello vincente.

Piuttosto che le difficoltà insite nel suo stato di disabile e le inevitabile figuracce dei cosiddetti normali nei suoi confronti, quello che ci ha più colpito è la situazione di provvisorietà che traspariva dal modo di vivere della donna e di tutta la sua famiglia.

Completamente diverso il tenore di vita dei Walker, la famiglia protagonista di Brothers & sisters su Fox life alle ore 21.55 che ho guardato con totale soddisfazione e poi riguardato su Foxlife+1 in lingua originale pur non sapendo una parola di inglese.

Il cast di questa serie è decisamente ottimo (tra tutti Sally Field, Rachel Grifiths): facce e temperamenti animano i personaggi con una verisomiglianza sconosciuta alle serie nostrane.

La scrittura di B&S è ricca e consona ai temi trattati, con una leggerezza tipica di storie di sentimenti e relazioni familiari ma lontanissima da essere superficiale. In B&S si parla di guerra e di politica, di inadeguatezze per le aspettative proprie e degli altri verso sé, di affetti calpestati, di passioni esigenti e di sofferenze nascoste.

Quanto lontane sono le abitudini di vita (e la “moralità”) dei Walker dalle mie, quanto mi commuove, simpatizzo per le vicende di questi genitori, figli, fratelli e sorelle.

L'episodio di ieri sera, ad esempio, con una delle memorabili cene di famiglia dove esplodono le verità più dolorose o le fragilità più umane, parla chiaramente di businnes della politica, dei colpi bassi che i candidati possono darsi, dell'incapacità a tirarsi fuori da un meccanismo ormai innescato ma anche del pigro opportunismo che allontana ogni volontà di cambiamento.