mercoledì, febbraio 13, 2008

Martedì guardone.

Il martedì non trasmettono le mie serie preferite.

Allora guardo un po’ a caso e mi abbuffo con:

Ore 21.00 Italia’s Next Top Model su sky vivo , un reality all’americana (cioè registrato);

ore 22.00 il 4° episodio della prima serie del Dectective Monk su Hallmark che avevo già visto ma B. no;

ore 23.00 Close to home su Foxlife+1 mai visto prima.

NOTE di visione.

1) INTP - Il merito di questo programma fatto in Italia è proprio quello di aver ricalcato il format americano ed essere riuscito nella “costruzione” delle puntate, senza le eliminazioni al televoto ma, appunto, montando immagini e interviste come la maggior parte dei reality d’oltreoceano. Se ne percepisce proprio la scrittura (quella negata negli analoghi programmi italiani che nei credit presentano però numerosissimo autori) e, per la cura della confezione, sono quelli che preferisco.

2) MONK – Affascinante e irritante personaggio, con la sua mania per ordine e pulizia, molto ben recitato dall’attore protagonista.

Non ci sono scene truculente, cadaveri squarciati, sofisticate tecniche di rilevazione di microrganismi alieni o esclusive fibre sintetiche, ma al colpevole ci si arriva lo stesso.

3) CtH – Una donna che non vuole accettare la fine del suo matrimonio uccide il marito dichiarando di aver obbedito alla voce di Dio. Ogni volta, per me italiano cattolico praticante, sono sbalordito dai vari culti o sette o confessioni che vengono mostrate in questi telefilm. Pur distanziandomi per quello che logicamente è finzione ed esagerazione filmica, in qualche modo provo ammirazione per la coerenza di comportamenti che porta negli USA l’essere religioso. La riconoscibilità e il senso di appartenenza sono davvero così evidenti tra i cittadini americani?